PERCORSO PSICOCORPOREO ANNUALE
Arrendersi al corpo, avvicinarsi all’essere
Benvenuti in questa nuova avventura. Questo ciclo di 7 seminari è dedicato al lavoro psicocorporeo. Il corpo è attualmente oggetto di grande dibattito perché usato per attirare l’attenzione, per proiettare un'immagine luminosa che nasconde le ombre del dolore, per riempirci di sostanze che ci avvelenano dall’interno, per dimostrare il nostro valore fino al collasso, come contenitore di emozioni forti e dirompenti, come nascondiglio di segreti inconfessabili, per nascondersi dagli sguardi curiosi, per sessualizzare l’affettività, per sottomettere il diverso o per creare connessioni vere e profonde.
Il corpo non è il nemico, ma l’alleato al quale abbiamo voltato le spalle.
Più potere abbiamo e con più forza si ribellerà per portarci alla guarigione.
Tutto nasce dal corpo e tutto ritorna al corpo. Il corpo che può fingere ma non mentire.
Il corpo che può essere contenitore e contenuto. Il corpo è ciò che siamo e ciò che siamo destinati ad essere.
In questo viaggio impareremo a conoscere i meccanismi che il nostro corpo adotta per proteggerci dal dolore di ciò che abbiamo scelto di negare a noi stessi.
Impareremo a lasciarci andare alla sua saggezza che ogni giorno ci suggerisce una strada che scegliamo di non percorrere. Sarà un percorso intenso e ricco di ostacoli, ma anche un grande gesto d’amore verso noi stessi. Con rispetto, delicatezza e presenza ci avvicineremo al nostro Sé corporeo e impareremo ad ascoltarlo.
Questo viaggio di gruppo è stato creato per permettere a tutti i partecipanti di rivivere le principali fasi di sviluppo e i momenti di passaggio che, se non adeguatamente affrontati, hanno ripercussioni significative sullo sviluppo della personalità e, di conseguenza, sul modo di stare in contatto con il mondo e di gestire eventi e difficoltà, dal campo lavorativo a quello delle relazioni affettive. Esploreremo le ripercussioni che hanno avuto questi blocchi evolutivi sulla nostra vita quotidiana, che forma assumono nel corpo e come si trasformano quando si affacciano alle porte della personalità, quindi quali tratti caratteriali sono stati creati per compensare tali fragilità strutturali. Un percorso ricco di emozioni e di collegamenti che ci permetteranno di dare senso a ciò che ci sta accadendo nel qui ed ora e di, allo stesso tempo, modificare il nostro modo di rapportarci alle situazioni. Ecco dunque il programma completo, che ripercorre a ritroso le fasi di sviluppo per poi arrivare al momento più difficilmente accessibile, quello della nascita e dei primi momenti di vita (i più strutturanti o destrutturanti).
IL PROGRAMMA
1° Incontro: Arrendersi al Corpo
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In questo incontro, oltre a conoscerci e familiarizzare con i compagni di avventura, inizieremo a riprendere dimestichezza col nostro corpo con tecniche di ascolto corporeo guidate, semplici e accessibili a tutti.Verranno inoltre fornite tutte le informazioni necessarie per iniziare a comprendere che ruolo ha il corpo nella gestione delle emozioni, dei vissuti rimossi e dei traumi. Scopriremo come il corpo gestisce le emozioni e perché ogni persona lo fa in modo differente. Daremo finalmente un nuovo senso, più specifico e utile, alla parola stress e alla parola ansia, perché non è così semplice gestire qualcosa di cui non sappiamo origine, meccanismo e funzionamento. Introdurremo il concetto “arrendersi al corpo", i primi elementi di caratteriologia e la tecnica degli Acting, azioni corporee che ci permettono di immergerci e accedere a specifiche fasi di sviluppo psicocorporee.
2° Incontro: La perfezione che non esiste
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In questo week end ci cimenteremo con gli acting che appartengono alla quarta fase di sviluppo, grazie ai quali ognuno potrà fin da subito individuare nel corpo quali sono i principali blocchi psicosomatici che si frappongono tra se stessi e la libera e fluida espressione. La quarta fase, secondo Reich, è raggiungibile solo se le fasi precedenti hanno avuto uno sviluppo armonico o se si è superato il blocco evolutivo formatosi dallo scontro frustrante col mondo esterno.
Il risultato è descritto nel seguente modo dall’autore: “andatura elastica e ferma, accoglienza diretta e franca, lo sguardo chiaro e brillante, la voce calda; egli è attivo ed efficace senza essere agitato, considera i problemi con obiettività e realismo e si sforza di trovare loro soluzioni razionali (non viene perturbato dal flusso emotivo);...anche i sentimenti di colpa non lo raggiungono molto, egli conosce l’angoscia e l'inquietudine, sensibile com’è alla ricchezza, alla complessità, alle difficoltà della realtà, che egli affronta con spirito critico e creatore;...egli è fraterno con i suoi amici, ama la sua donna…ogni legge autoritaria e repressiva gli ripugna, e non riconosce autorità che non sia fondata sulla ragione, valore che non sia in armonia con il principio dell’autoregolazione;...egli si oppone con argomenti razionali e precisi, alimentati da una curiosità sempre sveglia, a ogni iniziativa di misticismo, meccanicismo, di demagogia, di rabbia distruttrice, ed egli milita senza esibizionismo, nella sua pratica quotidiana, per tutto ciò che favorisce la libertà, l’amore, la gioia di vivere…”
Che dire..potrebbe sorgere dello sconforto, ma questo è frutto della nostra tendenza a paragonarci agli altri partendo da un presupposto di difettosità o inferiorità.
L’invito è sempre quello di continuare a cercare, a crescere e di non arrendersi mai (se non al corpo).
3° Incontro: Giochi di potere
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La terza fase di sviluppo è la famosa fase nella quale, nel peggiore dei casi, si struttura il tratto narcisistico di personalità. Scopriremo cosa è realmente il narcisismo, o meglio la funzione narcisistica, e come si traduce nello sviluppo personologico di ognuno di noi. La tendenza del porre al centro i nostri bisogni può essere la condanna ad una vita di solitudine e tristezza, ma potrebbe anche essere ciò che ci permette di dare valore ai nostri bisogni e di affermarli con assertività. Scopriremo quali sono i tratti di questa fase che più ci appartengono, quando si esprimono in tutta la loro arroganza e dirompenza, ma notando anche che, grazie alla loro complessità e raffinatezza; possono spesso tendere a nascondersi sotto mentite spoglie di gratitudine e sensibilità. La domanda di questa fase è: come uso il potere per evitare il dolore?
4° e 5° Incontro: La libera espressione
Nella seconda fase di sviluppo si sancisce la nostra capacità di lasciarci andare alle emozioni e ai sentimenti. Difficoltà in questa fase possono portare ad una insensibilità emotiva, ad una tendenza all’evitamento dell’intimità, ad una rigidità strutturale che si ripercuote su vari piani della vita individuale. Il controllo emotivo è uno dei veleni più pericolosi perché inodore, insapore e invisibile. Tutto va bene finchè il mondo fa crollare la corazza e allora la confusione, il dubbio, il panico riemergono e assumono forme anche grottesche: ossessioni, ipocondria, sensazione di esplodere e scoppi di rabbia violenti. La domanda in questa fase è: cosa sto trattenendo? Ma soprattutto, come lo sto trattenendo?
6° e 7° Incontro : Le radici dell’amore
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Dipendenza e indipendenza, l’imperativo categorico al quale ognuno di noi è tenuto ad adempiere è “sii te stesso”. Più facile a dirsi che a farsi se il nostro benessere dipende dalla presenza o assenza dell’altro. Questa è la fase più sensibile del nostro sviluppo, e la più difficile sulla quale lavorare perché nel primo anno di vita non abbiamo la capacità di creare ricordi cognitivi. Cosa rimane dunque di questa fase? Le memorie corporee. Quell’angoscia, quel panico, quella morsa allo stomaco che ci blocca quando sentiamo l’altro andarsene. Spesso queste emozioni sono coperte da uno spesso strato di rabbia che si può esprimere in proteste, manifeste ma disorganizzate, che portano l’altro ad allontanarsi ancora di più o a chiusure profonde del Sé dettate da una sfiducia inamovibile nei confronti di tutte le figure alle quali potremmo donare il nostro amore e/o, soprattutto, riceverlo. In questa fase si crea il nostro modo di stare nelle relazioni affettive, e ogni relazioni riattiva tutte le memorie corporee positive o negative che compongono il delicatissimo sistema dell’attaccamento. All’interno di questo seminario, esploreremo come il nostro legame primario che ha influenzato e sta influenzando i nostri rapporti, e ci immergeremo nelle memorie corporee più antiche per riprenderci un pezzo di sicurezza, di indipendenza e di individualità.
8° Residenziale di fine anno: 31/05 - 1/06 - 2/06
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Il percorso si concluderà con il residenziale intensivo che avrà la durata di tre giorni. Un' occasione unica per sperimentare le potenzialità sbloccate durante l’anno e confrontarsi con coloro che hanno meno dimestichezza con il lavoro psicocorporeo.
Date:
Incontro di presentazione gratuito: Domenica 20 ottobre (prenotazione obbligatoria)
1° Incontro: 16-17 Novembre
2° Incontro: 30 Novembre - 1 Dicembre
3° Incontro: 25-26 Gennaio
4° Incontro: 22-23 Febbraio
5° Incontro: 22-23 Marzo
6° Incontro: 26-27 Aprile
7° Incontro: 17-18 Maggio
8° incontro (Residenziale): 30 Maggio 1 - 2 Giugno
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Sabato dalle 14:00 alle 18:00
Domenica dalle 9:30 alle 18:00
Location:
I sabati si terranno nello studio in Via Capo di Mondo 52 (zona Campo di Marte), mentre le domeniche nel “centro del caos”, zona Scandicci (ingresso FI-PI-LI).
Costi:
Il costo di ogni seminario è di 90 euro (pagamento bimestrale). Il costo rimane invariato per il residenziale ad esclusione del vitto e alloggio.
Note aggiuntive:
Numero massimo di partecipanti 12.
L'iscrizione va effettuata entro e non oltre il 24 ottobre.
L’accettazione dell’iscrizione può avvenire solo a seguito di un incontro conoscitivo. Il percorso include due incontri gratuiti della durata di 60 min con il conduttore da svolgere durante la durata del percorso.
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Incontro di presentazione gratuito:
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Domenica 20 Ottobre dalle ore 16:00 alle ore 18:00 presso lo studio situato in Via Capo di Mondo n.52.
Prenotazione obbligatoria Max 15 partecipanti.
Contatti:
Per ulteriori informazioni sulle date, costi e location potete scrivere una mail a:
lorenzo.priore.psico@gmail.com
Oppure contattarmi telefonicamente o tramite Whatsapp al 3338832095
Conduce il ciclo di seminari:
Lorenzo Priore Psicologo