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Nuvole – (quando ero bambino)

  • lorenzopriorepsico
  • 1 gen 2003
  • Tempo di lettura: 1 min

Credi alle favole come un bambino Scivola il sonno in un sogno piccino La mia faccia cammina nel gelo tagliente bagnato di asfalto luccicante al neon un'immagine si affaccia (somewhere) sul retro della mia pupilla esausta. Un'isola nuvola rincorreva il meriggio passato a giocare tra ciliegio e verderame. Credi alle favole come da bambino Scivola il sogno fin dentro al mattino Marcello versa due bicchieri nel silenzio, ascoltiamo insieme il fragore di fondo della città vuota a me dolce e porca, a lui ignota il sapore saliva le ripe verso sera quando il ciel-di-lavanda soffiava sul mosto proibito i vecchi portavano cappelli di paglia e la loro pelle sapeva di lavoro Credi alle favole, bel bambino Scivola il sonno nel bicchiere di vino L'ultima goccia stanotte è un volo di nuvole rosse e lucciole e stelle Il mosto, ribolliva a guardarlo che faceva svenire Ho le scarpe inzuppate marce di perché E anch'io un cappello di paglia. Ma bevo a piccoli sorsi, il sangue e l'eterno e l'inverno, un attimo. Gabriele Grea Milano Sezione 1 a tema fisso: 2° Classificato

 
 
 

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