Nonna (da me, da te)
- lorenzopriorepsico
- 1 gen 2007
- Tempo di lettura: 1 min
Nella mia stanza c’è l’eco. E quattro buste della spazzatura.Piene. Di. Cose. Mie. Nella mia stanza c’è l’eco. E il letto affaticato dei villosi operai che la infestano. Nella mia stanza c’è l’eco. E un prato grigio di sudicia polvere. Nella mia stanza c’è l’eco. E una montagna di scatoloni cartonati. Al. Posto. Del. Mio. Letto. Nella mia stanza c’è l’eco. E morbillo sulle pareti alonate di bianco. Nella mia stanza c’è l’eco. E ci sono io. Che grido. In silenzio. Nella tua stanza c’è l’eco. E l’armadio a muro. Pieno. Dei. Tuoi. Camicioni. Variopinti. Nella tua stanza c’è l’eco. E la toletta imbandita di rossetti e profumi. Nella tua stanza c’è l’eco. E il parquet lucido che scricchiola, sotto i miei piedi incerti. Nella tua stanza c’è l’eco. E il tuo letto alto. Trapuntato. E. Intatto. Nella tua stanza c’è l’eco. E una costellazione di foto sbiadite. Nella tua stanza c’è l’eco. E ci sono sempre io. Che piango. In silenzio. CARLINO CHIARA Roma
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