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L'epopea del grano

  • lorenzopriorepsico
  • 19 set 2011
  • Tempo di lettura: 1 min

L’epopea del grano E ritorna un vento fra le spighe torna una falce ad avventarsi sugli steli innocenti dei papaveri di quell’epopea del grano forse m’è rimasta una lusinga o forse una ferita come una macchia incancellabile nell’anima. Era l’estate allora e s’udiva un canto in lontananza di madre intente a fare lievitare il pane nelle madie e sui campi invece un sibilo di falci inesorabili che guizzano nell’aria. Di quell’epopea del grano certo mi restano le stimmate e una frenesia d’immagini come un’epifania di vita o una sarabanda che risale. Il sangue cerca il sangue ed ora mi ritrovo intriso d’una fiamma gialla che dilaga. E forse sono i sogni quei papaveri forse quel grano è il sale della vita e l’epopea è l’infanzia la mia sola patria dove ritorna una farfalla bianca a riposarsi sul sangue che m’è rimasto fra le spighe. Giancarlo Interlandi Acitrezza (CT)

 
 
 

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