Il sangue del drago
- lorenzopriorepsico
- 19 set 2011
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IL SANGUE DEL DRAGO
L’estate s’era già accovacciata
ai piedi del muretto ed io
ramarro al sole rubavo
l’ultimo calore della stagione fuggitiva
Bolliva il mosto
fermentavano fantasie
dentro giganti a cerchi di ferro
zampillava il sangue del drago
l’aria densa d’effluvi
che annebbiavano il tempo
Una goccia appena mi bagnava
labbra ancora acerbe
esplodeva meraviglia d’aromi
in bocca e negli occhi lo stupore
di promesse inconfessabili
A fatica trattengo i ricordi
che ora mi scivolano tra le rughe
stillando dal mento
si tuffano nel bicchiere panciuto
che raccoglie i sapori di una vita
E dal bicchiere al cuore
una stufa scaccerà
l’urlo prossimo d’inverno
una gemma dai riflessi sanguigni
da gustare a occhi chiusi...
affogato nel tramonto porporino.
VANES FERLINI
Imola (BO)
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