Antenati
- lorenzopriorepsico
- 1 gen 1997
- Tempo di lettura: 1 min
Ricordo la vecchia casa, le stanze con il profumo dei raccolti... e lei che sapeva la vigna e le stagioni e il vento di febbraio sulle prode della potatura ed il sole e l'ore di luglio, fino alla sfogliatura... E amava il violino che lui suonava quando dentro - diceva - gli cantava il bicchiere del vino: così fu dunque, la nostra infanzia? Musica e terra e mani bruciate e un concerto che ancora mi afferra quando dentro mi canta un segreto violino, quando affondo memorie in un sorso di vino... Gianluigi Sacco Milano
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